Non ho scelto le api, sono state loro a scegliere me. Sono cresciuta in Abruzzo, una terra di montagne aspre e boschi silenziosi, dove la natura detta ancora il ritmo della vita. Qui ho imparato a riconoscere il vento prima della pioggia, a seguire i sentieri senza mappe, a rispettare la forza indomita di un territorio che non si lascia addomesticare.
Poi sono arrivate le api. All’inizio le osservavo da lontano, affascinata dalla loro danza invisibile tra i fiori selvatici. Poi ho iniziato a capire: le api non si possiedono, non si comandano. Si ascoltano. Fare apicoltura non è solo raccogliere miele, è custodire un equilibrio, proteggere la biodiversità, restituire alla natura senza prenderle nulla.